Quickribbon Occhio su Roccella: Rivelazione SHOCK!?!
_@_OcchiO su Roccella _@_ Scelti per Voi: Camilla che odiava la politica - Autore: Luigi Garlando - Casa editrice: Rizzoli. - (Camilla ha dodici anni e vive in un paese di provincia insieme al fratellino e alla mamma. Il papa, in passato braccio destro del Primo Ministro, non c'è più: si è suicidato in carcere sei anni prima, dopo essere stato accusato ingiustamente di corruzione. Da allora Camilla odia la politica e tutto ciò che ha a che fare con essa. Ma un giorno in paese arriva un barbone, che prima la aiuta a ribellarsi a un gruppo di bulli della sua scuola, e poi, piano piano, le insegna che cosa sia la politica, quella vera, quella a cui il suo papa aveva dedicato tutto se stesso. E grazie a quelle lunghe chiacchierate Camilla impara a far pace con la politica e con il mondo, quello dentro di sé e quello in cui vive.)

AdnKronos News

venerdì, marzo 03, 2006

Rivelazione SHOCK!?!


Vorrei tanto sapere quanti sono quelli che credono realmente che queste dichiarazioni siano così FORTI... Quanti??? Mah... Non aggiungo altro...






Delitto Fortugno. Le certezze di Angela Napoli

«I nomi di chi ha ucciso
sono chiusi in un cassetto»

CATANZARO ­ «Anche le pietre calabresi sanno che si conoscono killer, basisti e mandanti dell'omicidio Fortugno. Sono scesi in corteo da Roma per sfilare a Locri, dicendo che non volevano i voti della mafia, mentre erano circondati da gente che era stata eletta con i voti della mafia. Circola negli ambienti parlamentari la notizia che l'inchiesta è stata definita. Se la magistratura inquirente dovesse fare uscire qualsiasi risultanza dopo il 10 aprile, si renderebbe responsabile dell'aumento della mafia, ma anche della paura della gente. Molte indagini, e non solo quella relativa all'omicidio Fortugno, sono chiuse nei cassetti».

Angela Napoli, vice presidente della Commissione parlamentare antimafia, è un fiume in piena. Il suo intervento, durante il convegno promosso ieri da "Catanzaro nel cuore", Coisp e Siulp, ha la forza dirompente di un fulmine a ciel sereno. La parlamentare di An chiama pesantemente in causa magistratura e centrosinistra. Il suo discorso sembra essere un'escalation di affermazioni per nulla scontate. Fino all'attacco diretto anche nei confronti di chi ha rappresentato le istituzioni: «L'unico torto nell'azione del Governo contro la criminalità - ha detto ­ è stato, forse, quello di non aver cambiato prima alcuni prefetti. Mi riferisco, ad esempio, all'ex prefetto di Vibo Valentia». La vice presidente della Commissione antimafia ne ha veramente per tutti. «Voglio prendere tutti i progetti finanziati negli ultimi cinque anni in Calabria con la 488. Non mi interessa chi c'è dietro, ma bisogna andare a vedere perché sono stati finanziati proprio quelli. E poi voglio mettere accanto la somma di tutti i posti di lavoro che da questi investimenti sono arrivati».
I dubbi sembrano diventare certezze per la parlamentare di An. «Il terrorismo si vince ­ ha evidenziato ­ perché ha una base ideologica che non guarda in faccia chi governa; la criminalità organizzata no, perché guarda in faccia il mondo politico che l'aiuta». Ed ancora: «La mafia si è rafforzata perché è entrata nell'economia legale e ha mandato i suoi rappresentanti nelle istituzioni».


Prima di Angela Napoli si sono susseguiti gli interventi del presidente della Giunta regionale, Agazio Loiero; del presidente di Confindustria, Pippo Callipo; del segretario nazionale aggiunto del sindacato di polizia Coisp, Franco Maccario; del segretario cittadino dei Ds, in rappresentanza di Marco Minniti, Beppe Marcucci, e i dirigenti calabresi di Siulp e Coisp.
Per il presidente Loiero «la lotta alla criminalità organizzata ha bisogno di due impegni: quello delle Forze dell'ordine e della magistratura, e quello della società civile, che non ne può più e per questo deve avere un senso di rivolta». Altrettanto incisivo l'intervento di Pippo Callipo. Per lui la risposta al quesito a chi giovi la mafia è tutta in una metafora. «Basta pensare ad una torta, la fetta più grande è quella della politica, poi ci sono alcuni imprenditori che io definisco "prenditori" perché hanno solo la voglia di prendere». La ricetta di Callipo è una sola: «Tolleranza zero. Controlli continui per le strade, sui patrimoni e sulle banche. A Roma ­ ha aggiunto ­ non conoscono bene la nostra realtà, è capitato a me quando incontrai un alto funzionario del Ministero degli Interni che mi disse che in quel momento aveva conosciuto uno spaccato della Calabria che non sapeva».

Saverio Puccio



6 commenti:

pIcIaRo ha detto...

FORTUGNO: PROCURA REGGIO, DEPRECABILI AFFERMAZIONI NAPOLI

(AGI) - Reggio Calabria, 3 mar. - La Procura della Repubblica del Tribunale di Reggio Calabria respinge le affermazioni della vice presidente della commissione parlamentare antimafia Angela Napoli (An) in merito all'omicidio Fortugno. Il Procuratore Antonio Catanese, stamani ha diffuso una nota. "In merito - spiega - alle affermazioni attribuite all'on. Angela Napoli riguardo al corso, ai tempi e ai presunti risultati delle indagini condotte dalla Procura di Reggio Calabria sull' omicidio Fortugno, nel mentre appaiono deprecabili i contenuti e i toni delle stesse, in quanto obiettivamente contrastanti con l'impegno, la totale riservatezza e la responsabile prudenza con cui tali indagini - complesse e allo stato indefinite - vengono condotte dai magistrati del mio ufficio, severamente impegnati nel portarle a termine, parimenti condannabili sono da ritenere commenti, interferenze e pressioni, da qualsiasi parte provenienti, tenuto conto della loro potenziale capacita' di arrecare pregiudizio all' ulteriore evoluzione degli accertamenti in atto". Secondo il procuratore, inoltre, "e' da reputarsi inammissibile ed arbitraria l'idea di omologare i tempi delle indagini in corso con quelli della competizione politico-elettorale, dei quali non posso non evidenziare e fare risaltare l'assoluta distinzione". Ieri sera, concludendo un convegno sulla criminalita' organizzata svoltosi a Catanzaro, la parlamenatre di Alleanza Nazionale aveva accusato la magistratura di tenere "chiusi in un cassetto" i nomi di mandanti ed autori dell'uccisione del vice presidente del consiglio regionale, assassinato a Locri lo scorso 16 ottobre lasciando intendere che la soluzione delle inmdagini sarebbe stata rinviata a dopo le elezioni politiche.

Anonimo ha detto...

Non so proprio cosa pensare Do. O la Napoli è impazzita di colpo e tratta dell'omicidio Fortugno come un tema da campagna elettorale o se avesse ragione la magistratura sarebbe davvero alla frutta. Il tema mi interessa, proverò anch'io a tenermi informato.

pIcIaRo ha detto...

Tralasciando la magistratura credo anch'io che nell'ambiente politico calabrese girino voci sulle dinamiche dell'omicidio. Che siano voci con un fondo di verità o meno non lo so.
Le dichiarazioni sono forti (come vuole la campagna elettorale) ma a mio parere hanno una sfumatura di verità... Vedremo...

the saint ha detto...

Sicurmente sotto c'è qualcosa di strano.
Non voglio avanzare illazioni ma credo che ci sia qualcuno che copra i killer, è chiaro sono solo ipotsi senza prova, ma non penso che gli inquirenti non conoscano la verità.
Alla fine resterà come uno dei tanti misteri italiani, da Ustica all'uccisione di Callipari.
Ahimè si parla tanto di cambiamento specialmente nella locride ma sapevamo già che sarebbe tutto finito con un "silenzio assordante".
Questo purtroppo in Calabria non cambierà mai.

Anonimo ha detto...

Do ma che ne dici di inviare un articola alla Riviera su questa notizia, ho visto sul sito che sul numero di questa domenica non si è fatto alcun cenno alle dichiarazioni della Napoli...

pIcIaRo ha detto...

La Riviera se non l'ha messo vuol dire che non lo vuole pubblicare... Purtroppo ogni giornale ha la sua linea editoriale e La Riviera i nostri articoli non li ha mai pubblicati... Comunque ieri su un sito ho avuto la possibilità di fare una domanda all'onorevole Napoli su quelle sue affermazioni e anche sulle candidature alle politiche. L'On. è stata schietta ha detto che non si rimangia niente e che nella locride non tutti i candidati possono essere definiti "gente perbene". Io ho dato un'occhiata alle liste e confermo quello che ha detto la Napoli, sia a destra che a sinistra, leggile e lo vedrai tu stesso.