Quickribbon Occhio su Roccella: luglio 2007
_@_OcchiO su Roccella _@_ Scelti per Voi: Camilla che odiava la politica - Autore: Luigi Garlando - Casa editrice: Rizzoli. - (Camilla ha dodici anni e vive in un paese di provincia insieme al fratellino e alla mamma. Il papa, in passato braccio destro del Primo Ministro, non c'è più: si è suicidato in carcere sei anni prima, dopo essere stato accusato ingiustamente di corruzione. Da allora Camilla odia la politica e tutto ciò che ha a che fare con essa. Ma un giorno in paese arriva un barbone, che prima la aiuta a ribellarsi a un gruppo di bulli della sua scuola, e poi, piano piano, le insegna che cosa sia la politica, quella vera, quella a cui il suo papa aveva dedicato tutto se stesso. E grazie a quelle lunghe chiacchierate Camilla impara a far pace con la politica e con il mondo, quello dentro di sé e quello in cui vive.)

AdnKronos News

venerdì, luglio 20, 2007

E se non cambiasse niente.....???

Sono passati 15 anni dalla morte di Falcone e Borsellino, ma forse le loro morti, i loro insegnamenti, le loro lotte, non ci hanno aiutato ad apportare alcun cambiamento nel nostro Paese.
La puntata di W l'Italia andata in diretta da Locri la scorsa sera è stata eloquente........la piazza di Locri, in una puntata dedicata alla lotta alla mafia, era completamente vuota......
Non c'erano neanche le classiche persone che aspettano la tv per salutare la madre quando gli passano davanti le telacamere!!!!
Allora mi sembrano più che mai attuali, le parole pronunciate dal giudice Borsellino, ad un mese dalla morte di Falcone, perchè forse ancora tanti morti potrebbero esserci, ma forse ben poco potrà cambiare.....purtroppo!!!

La lotta alla mafia (primo problema da risolvere nella nostra terra,

bellissima e disgraziata) non doveva essere soltanto una distaccata
opera di repressione, ma un movimento culturale e morale, anche
religioso, che coinvolgesse tutti, che tutti abituasse a sentire la
bellezza del fresco profumo di libertà che si oppone al puzzo del
compromesso morale, dell'indifferenza, della contiguità, e quindi della
complicità.
Ricordo la felicità di Falcone, quando in un breve periodo di

entusiasmo, conseguente ai dirompenti successi originati dalle
dichiarazioni di Buscetta, egli mi disse: "La gente fa il tifo per noi". E
con ciò non intendeva riferirsi soltanto al conforto che l'appoggio
morale della popolazione dà al lavoro del giudice.
Significava soprattutto che il nostro lavoro, il suo lavoro, stava anche

sommovendo le coscienze, rompendo i sentimenti di accettazione della
convivenza con la mafia, che costituiscono la sua vera forza.

mercoledì, luglio 18, 2007

SOGNI IRRIVERENTI - CANTIERI DEL CAMBIAMENTO 20-21 luglio 2007 Roccella Jonica (RC)


SOGNI IRRIVERENTI Cantieri del cambianento

20-21 luglio 2007 5° edizione della festa della cooperazione sociale e del Consorzio Sociale Goel

Convegni, seminari, punti informativi, laboratori, animazioni, spettacoli e tanto altro ancora.





Bisogna unire in una mirabile sintesi il sogno al segno.
Il sogno è l'ideale, la spinta alla santità, il non fare sconti sulle vette. Ma mai il sogno senza il segno. Sarebbe astrazione illusoria e alienante. C'è sempre bisogno di concretizzare il sogno in un segno visibile e tattile: un gesto, una passione che cambia, il volontariato, le cooperative sociali, l'accoglienza degli stranieri, la vicinanza ai poveri. Ma attenti a non lasciare i segni senza i sogni. Sarebbe frammentazione e distacco, separazione, spaccatura interiore.
Abbiamo bisogno di poesia più che di pane, perché la poesia è il respiro dell'anima.


Mons. GianCarlo Maria Bregantini




Ormai è tradizione che a Luglio il consorzio sociale Goel organizzi la festa delle cooperative. Il tema di quest'anno è la capacità di SOGNARE, di avere un SOGNO da trasformare in PROGETTO di CAMBIAMENTO!
Le cooperative sociali si caratterizzano per questo: sono realtà che hanno un grande sogno di cambiamento del territorio e lo sperimentano dentro l'attività imprenditoriale per trasformarlo in progetto proponibile e sostenibile.

Chi volesse venire a trascorrere con noi questi due giorno ancora fa in tempo a prenotare i posti ancora liberi presso il nuovo Hotel Città del Sole, a Stilo, della cooperativa Albachiara e presso la Casa di Mamre, ad Ardore, gestita dalla cooperativa Pinocchio: per prenotazioni chiamate al nostro numero verde 800.91.35.40.


martedì, luglio 03, 2007

Che paese il mio…..

“Che paese il mio…..” direbbe un professore roccellese ormai in pensione, lasciandosi poi andare ad una delle sue famigerate risate!!!
Adesso vi chiederete il perché di questa affermazione, ebbene è presto detto.
Sono stato qualche giorno giù, ed indubbiamente ho passato qualche ora di relax al mare, ma non ho potuto fare a meno di notare alcune cose che, secondo il mio modesto avviso, fanno capire la poverta’ politica che attraversa il nostro paese e l’assenza di scelte adeguate anche nelle piccole cose.
Tre esempi su tutti: innanzitutto la chiusura della via marina resa isola pedonale per il periodo estivo; ebbene il cambiamento, che di per se può essere tranquillamente accettato, rende delle difficoltà, in quanto dà la possibilità del passeggio a macchine e motorini nella zona della piazza adiacente al Bar Roma, e questo non può che essere un danno per il locale, oltre che un pericolo soprattutto per i bambini, che tutte le sere, affollano la piazza principale del paese, (che si tratti di un dispetto?!).
Il secondo caso è relativo all’apertura del nuovo pezzo di via marina, ebbene nonostante le rassicurazioni il nuovo lotto di strada situato nella zona sud, ancora non e’ stato ultimato, seppure si tratti di circa 200 metri, ma siamo quasi sicuri che alla fine si riuscirà ad ultimare i lavori per il mese di Agosto, seppure sempre in ritardo rispetto alle dichiarazioni.
Il problema però è relativo alla mancata apertura di un locale, che sarebbe dovuto sorgere in quella zona, e che sicuramente avrebbe portato una ventata di novità, per non parlare dell’incremento di turismo, in quanto quel locale sarebbe stato il gemello di quello cauloniese, che è stato negli ultimi anni uno dei locali di punta di tutta la costa del Gelsomini.
Forse a qualcuno avrebbe dato fastidio, ma di certo si è persa un’occasione.
Terzo esempio, infine, la presentazione, sabato sera, del programma estivo.
Un programma che, nonostante la presentazione in pompa magna, con tanto di complesso musicale nella piazza centrale, non prevede nessun evento degno di questo nome, escluso ovviamente il festival jazz, e l’ormai periodica manifestazione di beneficenza “Insieme si può…”, organizzata tra l’altro da privati e non direttamente dall’Amministrazione Comunale.
E’ addirittura improponibile il confronto tra il programma estivo di Roccella e quello del comune di Palermiti, 1436 anime (sic!), in provincia di Catanzaro, che nel solo mese di Agosto prevede i concerti di De Gregori, degli Zero Assoluto, dei Sud Sound Sistem e di Fausto Leali, (ogni mio commento sarebbe superfluo….).
Forse noi cittadini non ci spendiamo molto per il nostro paese, ma i nostri rappresentati, che incentrano molto della loro attività per lo sviluppo del turismo, dovrebbero usare meglio i mezzi che hanno a disposizione.
Siamo pronti a controbattere ogni affermazione, e soprattutto saremo ben lieti di dare notizia qualora qualcosa dovesse cambiare, (ci credete voi?!), ma purtoppo credo che queste parole resteranno solo uno sfogo per chi scrive su questo blog.
A pensar male si fa peccato, ma spesso si indovina!!!
Infine una nota di disappunto in merito ad un articolo uscito sulla Gazzetta del Sud e ripreso anche dal sito istituzionale del comune, che metteva in risalto come la spiaggia di Roccella risulta tra “i luoghi del cuore” segnalati dal FAI.
L’articolo parla di “ottanta persone che di propria spontanea iniziativa hanno segnalato come beni naturali che per nulla al mondo vorrebbero perdere”, il mare e la spiaggia di Roccella.
Vorremmo però ricordare che queste ottanta persone non sono del tutto anonime in quanto questa iniziativa è partita dal nostro blog, ed è stata postata il 2 giugno 2006 da Domenico e segnalata dallo stesso anche all’Amministrazione Comunale.
Forse in questo caso qualcuno ha avuto la memoria corta, ma ogni tanto è giusto dare a Cesare quel che è di Cesare.