Quickribbon Occhio su Roccella: Brutte nuove per il Festival Jazz...
_@_OcchiO su Roccella _@_ Scelti per Voi: Camilla che odiava la politica - Autore: Luigi Garlando - Casa editrice: Rizzoli. - (Camilla ha dodici anni e vive in un paese di provincia insieme al fratellino e alla mamma. Il papa, in passato braccio destro del Primo Ministro, non c'è più: si è suicidato in carcere sei anni prima, dopo essere stato accusato ingiustamente di corruzione. Da allora Camilla odia la politica e tutto ciò che ha a che fare con essa. Ma un giorno in paese arriva un barbone, che prima la aiuta a ribellarsi a un gruppo di bulli della sua scuola, e poi, piano piano, le insegna che cosa sia la politica, quella vera, quella a cui il suo papa aveva dedicato tutto se stesso. E grazie a quelle lunghe chiacchierate Camilla impara a far pace con la politica e con il mondo, quello dentro di sé e quello in cui vive.)

AdnKronos News

giovedì, marzo 02, 2006

Brutte nuove per il Festival Jazz...

CALABRIA - La manifestazione jazz non riceverà più sovvenzioni dello Stato.

Festival di Roccella senza fondi

Roccella Jonica - Torna il rischio di chiusura per il "Roccella Jazz - Rumori Mediterranei", sul festival, che ormai da 25 anni si svolge nella Locride, potrebbe influire la sospensione di quasi tutte le attività musicali decisa dall'Associazione culturale jonica (Acj), il sodalizio che da sempre lo promuove. Il problema è la carenza di fondi. Come accadde lo scorso anno, quando, alla vigilia del venticinquennale la manifestazione poté svolgersi solo perchè 150 tra i maggiori intellettuali italiani firmarono un appello grazie al quale furono trovati i fondi necessari (che vennero in parte dalla Regione).
La sospensione delle attività dell'Acj è stata decisa a fine dicembre 2005 dopo 29 anni, in cui il sodalizio ha organizzato la stagione concertistica della Locride e le 80 lezioni - concerto che ogni anno si svolgevano nelle scuole del territorio. Potrebbe essere coinvolto anche il festival perchè sono stati azzerati i contributi ministeriali, che costituiscono il 40% del bilancio dell'Acj (che dispone in totale di circa un milione di euro annuali per la realizzazione di tutte le attività): un taglio che rende impossibile organizzare anche il festival (che è l'evento più importante per il sodalizio) e che non si riesce a neutralizzare per carenza di sponsor locali.
I contributi della Regione hanno coperto, dal 1997 a oggi, per circa un quinto del bilancio, mo sono andati sempre calando: dai 258mila euro annui stanziati dal '97 al '99 si è scesi a 129mila euro dal 2000 al 2002, a 200mila nel 2003 e 250mila nel 2004. All'Acj sottolineano che questi tagli hanno comportato un minore afflusso di 445mila uero rispetto ai contributi che si sarebbero dovuti ricevere se si fossero mantenuti gli stanziamenti dei primi anni una differenza comunque da coprire per mantenere lo standard del festival. Lo scorso anno nel bilancio di previsione della Regione erano stati previsti 190mila euro; poi, dopo l'appello degli intellettuali, l'assessore regionale alla Cultura, Sandro Principe, aveva stanziato altri 100mila euro. Il bilancio regionale 2006 ha previsto un finanziamento di 170mila euro, ma proprio in questi giorni, in seguito alla notizia di una possibile chiusura del festival, lo stesso Principe si è impegnato a portare avanti la manifestazione: "Purtroppo - ha detto l'assessore - ragioni tecniche hanno imposto una generalizzata riduzione del 10% dei capitoli di spesa, ma nelle prossime settimane proporrò una deroga, in occasione della discussione sull'assestamento del bilancio 2006".
Una svolta che tranquillizzerebbe anche i tre dipendenti dell'Acj e i collaboratori del sodalizio, che in occasione del festival arrivano a essere anche 50. C'è poi l'indotto, dalla formazione culturale e professionale di giovani del luogo fino al turismo. Non a caso, avuta la notizia del rischio di chiusura della manifestazione, gli albergatori della Locride, riuniti nel consorzio Jonica Holidays, sono intervenuti: " In un territorio con una serie di indici negativi - hanno scritto i vertici del consorzio - con un'economia debole e un'immagine turistica che gli eventi degli ultimi mesi hanno ulteriormente penalizzato e degradato, prendere atto che l'unica associazione che negli ultimi anni è riuscita a realizzare un lavoroimmenso e di portata nazionale deve cessare la propria attività, riteniamo sia inconcepibile.

PAOLA ABENAVOLI
(Il Sole 24ore "sud" del 1-03-2006)



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