Quickribbon Occhio su Roccella: QUALE FUTURO PER QUESTA TERRA?
_@_OcchiO su Roccella _@_ Scelti per Voi: Camilla che odiava la politica - Autore: Luigi Garlando - Casa editrice: Rizzoli. - (Camilla ha dodici anni e vive in un paese di provincia insieme al fratellino e alla mamma. Il papa, in passato braccio destro del Primo Ministro, non c'è più: si è suicidato in carcere sei anni prima, dopo essere stato accusato ingiustamente di corruzione. Da allora Camilla odia la politica e tutto ciò che ha a che fare con essa. Ma un giorno in paese arriva un barbone, che prima la aiuta a ribellarsi a un gruppo di bulli della sua scuola, e poi, piano piano, le insegna che cosa sia la politica, quella vera, quella a cui il suo papa aveva dedicato tutto se stesso. E grazie a quelle lunghe chiacchierate Camilla impara a far pace con la politica e con il mondo, quello dentro di sé e quello in cui vive.)

AdnKronos News

martedì, novembre 15, 2005

QUALE FUTURO PER QUESTA TERRA?


A novembre inoltrato, com’è ormai nell’uso comune, il dibattito politico si è incentrato sulla Legge Finanziaria.
La Legge Finanziaria è quella legge che viene emanata ogni fine anno dal Governo e stabilisce l’ammontare delle entrate e delle uscite dello Stato nell’anno successivo, una legge,quindi, che come si può ben capire, acquista un ruolo di primaria importanza nell’economia di un Paese.
A mio modesto parere la legge più difficile da presentare in Parlamento a causa della moltitudine di voci che la compongono, e sinceramente non vorrei mai trovarmi nei panni del Ministro Tremonti e dei suoi collaboratori, che in un periodo di recessione economica stanno cercando di attuare una politica di risparmi e di tagli alla spesa pubblica che sicuramente lascerà più d’uno scontento.
A ragion del vero, però, c’è da dire che coscienziosamente, non sta per essere varata una legge finanziaria cd “elettorale”, malcostume tipicamente italiano nell’anno delle elezioni politiche, giusto per assicurarsi qualche voto in più non curandosi delle bistrattate casse dello Stato che sono segnalate sempre in rosso.
Leggendo il Corriere della Sera del 14 Novembre, però, mi sono imbattuto in articolo di Roberto Bagnoli, che riportava le esternazioni del senatore di Forza Italia Luigi Grillo, il quale affermava la sua perplessità sui tagli imposti da questa legge all’ANAS e ipotizzava che da Gennaio potrebbero essere sospesi i lavori per la Salerno-Reggio Calabria, la Statale 106 Jonica, la Catania-Siracusa e il GRA di Roma.
Non nego che tutto ciò mi ha lasciato quanto meno deluso, tra tutti i tagli che si potrebbero fare proprio quelli sulla Salerno-Reggio Calabria e sulla Statale 106? Possibile mai che quando si parla di rilancio dell’Italia si parte sempre dal Mezzogiorno e poi quando si arriva alla resa dei conti i soldi li si mandano sempre al settentrione? Sinceramente non ne possiamo proprio più di questa ipocrisia, i lavori sulla Salerno-Reggio sono iniziati 30 anni fa e di questo paso ce ne vorranno altri 30 prima di vederli conclusi, per non parlare della SS106 che è stata addirittura voluta da Mussolini (sic!).
Certo, direte voi, sono cose risapute, lo so potrei rispondervi, ma a quanto pare gli unici a non saperlo sono i nostri tanto amati politici che sulle loro belle auto blu (che ovviamente paghiamo noi!), scorazzano su e giù per l’Italia fregandosene della realtà che dobbiamo affrontare noi cittadini del sud ogni giorno sulle nostre strade.
Probabilmente non bastano le decine di incidenti mortali che ogni anno avvengono su queste strade e se avvolte ciò accade per l’imprudenza dei guidatori, nella maggior parte dei casi ciò avviene per la pericolosità delle strade.
Si dice che la legge è uguale per tutti e che non ci sono cittadini di serie A e di serie B, ma io, ed è con delusione che lo dico, mi sento se possibile, di una categoria ancora più inferiore.
Vogliamo dire basta a questi soprusi, vogliamo che venga rilanciato il sud, bisognerebbe destinare delle risorse e migliorare le infrastrutture, certo è difficile, i soldi non ci sono, ma senza volontà non ci saranno mai, ma di certo non è abbandonandoci al nostro crudele destino che si possono risolvere i problemi.
La Città del Sole di Campanella era un sogno forse irrealizzabile, ma vedere la Salerno-Reggio Calabria senza cantieri e la Statale 106 Jonica più sicura e moderna forse è solo un’utopia di chi ama la propria Terra.

1 commento:

pIcIaRo ha detto...

Dici bene, una volta si diceva che la Finanziaria contiene tutto, perfino i fondi per la biblioteca di Canicattì!
Ora si dimentica della Sa-Rc, sarà l'effetto della Devolution?

Mah... niente autostrada, niente statale jonica, niente ferrovia, niente aeroporto... non ci restano che le carrette del mare (riso amaro...) e le gambe... finchè nn ci leveranno anche quelle dalla finanziaria!!