Quickribbon Occhio su Roccella: INSIEME SI PUO' FARE
_@_OcchiO su Roccella _@_ Scelti per Voi: Camilla che odiava la politica - Autore: Luigi Garlando - Casa editrice: Rizzoli. - (Camilla ha dodici anni e vive in un paese di provincia insieme al fratellino e alla mamma. Il papa, in passato braccio destro del Primo Ministro, non c'è più: si è suicidato in carcere sei anni prima, dopo essere stato accusato ingiustamente di corruzione. Da allora Camilla odia la politica e tutto ciò che ha a che fare con essa. Ma un giorno in paese arriva un barbone, che prima la aiuta a ribellarsi a un gruppo di bulli della sua scuola, e poi, piano piano, le insegna che cosa sia la politica, quella vera, quella a cui il suo papa aveva dedicato tutto se stesso. E grazie a quelle lunghe chiacchierate Camilla impara a far pace con la politica e con il mondo, quello dentro di sé e quello in cui vive.)

AdnKronos News

domenica, febbraio 17, 2008

INSIEME SI PUO' FARE

Due anni fa circa, da questo blog, era nata, ad un paio di mesi dalle elezioni politiche, la campagna “ad ognuno i carusi suoi” ed oggi, a due anni di distanza ci ritroviamo di nuovo in campagna elettorale e a voler essere un po’ pignoli e presuntuosi, credo che siamo stati lungimiranti….
La nostra campagna indubbiamente era nata con un bersaglio specifico, ma era ovviamente indirizzata ad una coalizione che non ci rappresentava in pieno, e purtroppo i risultati ci hanno dato ragione.
Ora mi si obietterà che il Governo è caduto per Mastella, o per Dini, ma credo sia altrettanto vero che il senatore Turigliatto, eletto nelle file di Rifondazione Comunista, abbia votato contro la maggioranza di Governo, praticamente fin dalle primissime elezioni in Senato.
Ma il passato è passato ed adesso siamo di nuovo in campagna elettorale.
Finalmente, però, il vento sembra essere cambiato e se il Partito Democratico perderà lo farà da solo, ma se vincerà lo farà altrettanto da solo e tutte le incomprensioni di questi ultimi due anni non ci saranno…..

La Nuova Stagione è iniziata e i primi nomi sulle candidature sembrano dimostrare che ci sia voglia di cambiamento, è di questi momenti infatti, la candidatura come capolista in Senato per la Calabria, del Prefetto De Sena.
Sappiamo che non sarà una campagna elettorale facile, sappiamo che sicuramente si parte indietro rispetto alla destra berlusconiana, ma i toni pacati, l’importante programma elettorale, la novità politica che Veltroni sta portando avanti, riscaldano i cuori e dà la consapevolezza che tutti insieme CE LA POSSIAMO FARE e che finalmente questa politica italiana si può cambiare, non solo con le parole, ma con i fatti.

Da questo momento, da questo blog, nasce una nuova campagna, no contro qualcuno o qualcosa, ma a favore di qualcosa, nasce la campagna “INSIEME SI PUO’ FARE”….
Ognuno di noi potrà dare il suo piccolo contributo, se ognuno di noi convincerà 5 amici a votare il Partito Democratico, tutto sarà più semplice e l’era della nuova stagione potrà non essere solo un’utopia.

INSIEME SI PUO’ FARE!!!!!!!!!!!!!!
INSIEME SI PUO’ FARE!!!!!!!!!!!!!!

14 commenti:

pIcIaRo ha detto...

Meno male che hai aggiunto FARE, perchè INSIEME SI PUO' a Roccella c'ha il copyright Minici! ahahahah

Scherzi a parte concordo con te, come sai il mio impegno nella Margherita è andato sempre in questa direzione e credo che abbiamo dimostrato che era possibile mescolarsi con altri, lavorare insieme ad altri che venivano da storie diverse, costruire intese sui contenuti, avvicinare le posizioni facendo il bene non soltanto nostro, ma di tutti, perché abbiamo dimostrato che era possibile fare il Partito Democratico. Abbiamo dimostrato che, insomma, è molto più importante, piuttosto che rivendicare certi valori, a costo di andare magari in minoranza, cercare di farli entrare nella società italiana.

Non è un problema di rivendicare vittorie del cattolicesimo politico, ma è innegabile che su valori che oggi sono valori condivisi da tutto il nostro paese, abbiamo cominciato da soli. Non è soltanto la democrazia, l’economia di mercato, e negli anni successivi, l’Europa. Negli ultimi anni, le politiche a favore della famiglia. Il fatto che oggi non siano più nostre bandiere, è la prova che abbiamo vinto sui contenuti, ed è la prova che è questa la strada sulla quale dobbiamo continuare ad accettare il confronto con gli altri. Perché ci sono molti altri che a loro volta ci hanno trasmesso valori che erano vincenti. Dobbiamo affrontare tutte le sfide dei prossimi anni: sfide straordinarie, su cui vale la pena veramente ritrovare le ragioni di un impegno politico. Recuperare le ragioni di un grande impegno politico, non quello del giorno per giorno, ma quello che può attrarre i giovani. Indicare quale tipo di società si vuole costruire dentro tutte le grandi sfide della globalizzazione, le società multi-etniche, l’ambiente, le sfide ambientali, il nuovo ordine mondiale, i temi dell’etica, il confronto tra libertà di ricerca e scienza. Queste temi così nuovi, così difficili, cui siamo tutti sostanzialmente impreparati e su cui non abbiamo avuto occasioni vere di approfondimento, di ascolto e di dialogo. Su questo dovremo lavorare.

Guardando alle spalle, guardando questi dieci, dodici anni, ci accorgiamo che tutte ciò che abbiamo attraversato, tutti i contenitori che abbiamo attraversato individualmente o collettivamente, non erano che tappe. Tappe importanti, ma tappe di un percorso che si conclude perché abbiamo trovato l’approdo: il Partito Democratico è l’approdo della nostra generazione, non c’è altro dopo. Potrà venire bene, potrà venire male. Io lavorerò perché venga bene, ma questo è il punto di arrivo della faticosa transizione che abbiamo attraversato. La cosa più bella, la cosa più forte, la cosa più emozionante, è che noi siamo qua, dopo aver attraversato anni di bufere, di paure, di novità, di cambiamenti, siamo qua ancora tutti uniti, non per quello che siamo stati nel passato, ma per quello che vogliamo fare nel futuro.

YES WE CAN! SI PUO' FARE! SI POTI FARI!!!

the saint ha detto...

SAGGIE PAROLE......
ASPETTANDO "ZANNA"......

zanna ha detto...

Poco meno di due mesi di tempo per far capire agli italiani che il Partito Democratico guidato da Walter Veltroni non sarà mai in grado di rappresentare le esigenze e di tutelare i bisogni espressi dagli elettori di sinistra.

Sappiamo che la recente nascita del PD è dovuta alla fusione di due formazioni politiche: La Margherita (uno dei tanti petali dell’ormai ricurvo stelo democristiano) e i Democratici di Sinistra (tiepidi riformisti dal rosso stinto); partiti che niente hanno a che vedere con i princìpi e i valori della Sinistra italiana, quella con la “S” maiuscola, protagonista della storia della nostra Repubblica.

Oggi il PD, scegliendo di presentarsi da solo alle elezioni, ha deciso consapevolmente di scrollarsi di dosso quegli ideali e di andare ad occupare un posto centrale (nell’accezione ideologica del termine) nello scenario politico italiano.

Walter Veltroni è la mente e al tempo stesso il braccio di questo sottile quanto dannoso progetto: solo ora, infatti, potrà avere le mani libere da “inopportuni” e “scomodi” alleati. Solo ora potrà trattare personalmente e liberamente con Silvio Berlusconi e i suoi nanetti, con gli amici di viale dell’Astronomia, consentendosi pure il lusso di lasciarsi “ispirare” dalla fede nella sua accezione più terrena (quella vaticana).

In queste prime battute di campagna elettorale sia Veltroni che Berlusconi sembrano rispettarsi reciprocamente, mostrando ai nostri increduli occhi un inaspettato quanto sospettoso fair play. Insieme, con un’unica voce, invitano tutta la platea elettorale a votare per i loro schieramenti politici. Secondo questo ragionamento chi sceglierà di sostenere i partiti della Sinistra, quella vera, non farà altro che disperdere il proprio voto.

Io invece penso che chi voterà a sinistra farà tutt’altro. Farà una scelta ben precisa: deciderà di schierarsi, socialmente parlando, dalla parte dei più deboli, dei meno tutelati; dalla parte di quel Popolo che è sceso in piazza il 20 ottobre dello scorso anno a combattere per il proprio futuro e per la propria dignità.

Non date ascolto a chi ci definisce “estremisti” o “radicali”, a chi affibbia aggettivi col solo intento di screditare la nostra azione; a chi usa slogan e americanate varie e offusca i 2 anni in cui si sono votati indulto e porcate varie e si è sputato sul programma sottoscritto con gli elettori (http://it.youtube.com/watch?v=L_8XTZ4GvDE)che la Sinistra ha cercato di portare avanti andando anche contro la propria base (Afghanistan, Vicenza ecc); ignorate chi presuppone e teorizza l’esistenza di un’altra sinistra al di fuori della nostra, magari appropriandosene anche dei contenuti e degli argomenti. Siamo noi la Sinistra, quella vera.

A tal proposito mi chiedo: dal 15 aprile in poi, che fine faranno le centinaia di migliaia di lavoratori temporanei che alla precarietà del lavoro hanno affiancato ormai anche la precarietà dell’esistenza? Chi tutelerà i loro diritti? Chi darà voce alle famiglie più povere, agli emarginati, alle minoranze? Chi proverà a risolvere il problema delle pensioni, cercando di restituire dignità e garantire serenità ai pensionati?

Dal 15 aprile in poi, chi combatterà le ingerenze dei poteri forti nel tessuto socio-culturale del nostro Paese? Chi proverà ad affrontare e a risolvere i problemi legati all’ambiente? Chi si batterà per la pace e per il ritorno dei nostri soldati dall’Afghanistan? Chi garantirà la laicità dello Stato? E la legalità? E la questione morale? Chi cercherà di abrogare il conflitto di interessi e tutte quelle leggi vergogna (Cirielli, Pecorella, Gasparri, Cirami, falso in bilancio…) emanate dal centro-destra, ad uso e consumo del Cavaliere?

La risposta a tutte queste domande è una sola, ed è scritta nella storia.

A fare ciò sarà ancora una volta la Sinistra.
Quella vera, senza inciuci e accordi sotto banco (perchè lo sapete, no? Il governo con Berlusconi sarà un piacere tutto vostro).

Sarà ancora una volta il Popolo della Sinistra.

zanna ha detto...

http://it.youtube.com/watch?v=uPT2ctHMMUQ

zanna ha detto...

Basta con i vecchi sistemi. Nuova politica, nuovi modi di fare, tutto nuovo. Parola di Veltroni! Peccato che...

Veltroni annuncia ufficialmente il capolista per il Partito Democratico alla Camera nella circoscrizione Lazio 1, che include la citta’ di Roma: Marianna Madia. Chi? Marianna Madia, ho detto. E chi e’? Domanda difficile; perche’ Marianna Madia, in pratica, non e’, apparentemente, nessuno. Nella sua disperata rincorsa dell’antipolitica, Veltroni, dopo aver imbarcato Di Pietro, cerca di contrastare il risentimento contro ‘i soliti noti’ candidando una ragazza qualunque, ventisettenne, sconosciuta: alla quale non potremo cosi’ contestare di scaldare gli scranni del parlamento da una vita; fuori i Ciriaco De Mita, dentro le Marianna Madia. Perche’ avere una storia, in Italia, significa essere compromessi, quale che sia la propria storia. Il Partito Democratico e’ il partito del cambiamento, dei giovani, delle donne: allora ecco una giovane donna senza una storia, for a change. La strategia, fin troppo ovvia: la qualita’, come dimostrano le presidenziali americane, e’ molto piu’ difficile da comunicare della novita’.

Peccato pero’ che Marianna Madia Veltroni non l’abbia trovata in fila al supermercato: no, Marianna Madia e’ la figlia di Stefano Madia (nella foto qui a fianco), attore (“Caro papa’”, “Il miele del diavolo”) prestato alla politica, consigliere comunale a Roma con una lista civica per Veltroni, fino alla morte, nel Dicembre del 2004. Insomma Marianna Madia e’ l’orfana di un amico di Veltroni. Non sorprende che il buon Walter si sia sentito in dovere di prendersi cura della figlia dell’amico morto - quando poi c'e' di mezzo il cinema... Tutto questo, se avete la pazienza di un political junkie, potete trovarlo su internet. Dove potete anche scoprire che la bella Marianna lavora alla Presidenza del Consiglio: apparentemente alla segreteria tecnica dell’Osservatorio per la piccola e media impresa, con un contratto di consulenza – quelli che si usano per le assunzioni politiche; in realta’ mi dicono che la Dr.ssa Madia lavori alla segreteria di Enrico Letta – cui e’ legata anche attraverso l’Arel, l’Agenzia Ricerche E Legislazione, fondata da Nino Andreatta, che adesso e’, appunto, nell'orbita di Letta – ed e’ proprio grazie a questa non meglio precisata collaborazione con l’Arel che i media potranno presentarla come ‘giovane economista’. Sul web potrete anche scoprire che Marianna Madia collabora con Minoli a Rai Educational, conducendo, all’una di notte, una trasmissione su questioni ecologiche ed energetiche, eCubo.

Quello che non troverete da nessuna altra parte e’ questo: Marianna Madia non e’ solo giovane, donna, figlia di un amico morto di Veltroni, e collaboratrice di Enrico Letta (a proposito: dalle parti di Letta fanno sapere che la Madia non sara’ un loro candidato: ci tengono a dire che e’ in quota Veltroni); Marianna Madia e’ anche la ex del figlio del Presidente della Repubblica: sembra infatti che la storia tra la ventisettenne Marianna e Giulio Napolitano, quarantenne professore di diritto pubblico all’Universita’ della Tuscia, sia finita.

http://nullo.ilcannocchiale.it/?id_blogdoc=1798882

Anonimo ha detto...

Beati voi ragazzi, beati voi che ci credete, che vi battete per un ideale, una bandiera, un colore. Io purtroppo non ci credo più, non ho ideali che coincidono con chi indegnamente ci governa e ci ha governato e i miei occhi stanchi non distinguono più i colori delle bandiere, colori che con il passare del tempo sono diventati sempre più simili tra loro. Si ho deciso, dopo tante votazioni, penso proprio che il 13 e il 14 non andrò a votare, semmai avrò tempo, lo dedicherò per oziare, anziché perdere ore o minuti di sacra vita per effettuare il mio 'dovere' che poi tradotto sarebbe il favore a qualcuno. Questo paese non ha bisogno di Veltroni o Berlusconi, di Fini o Casini, di Mastella o Dini; ma avrebbe bisogno di Mazzini, Cavour e Garibaldi, quelli si che erano uomini. Da triste spettatore posso dire che la classe politica dal dopo-guerra a oggi ha provveduto solo a indebitare l'Italia, lasciando tutto il negativo sulle spalle del prossimo e creando una disparità generazionale che non ha precedenti. IO NON VOTO!

un PATRIOTA

zanna ha detto...

Sull'attuale situazione politica e sullo schifo dei partiti di oggi mi trovi completamente d'accordo. Salvo singole eccezioni dire che sono tutti gli stessi, che gli interessi tutelati sono solo i loro e non delle masse che li và a votare e li elegge, e che i nomi e le bandiere sono ormai tutte uguali (anche graficamente, una lettera in più o in meno è l'espressione che sono tutti una lobby buona solo a portare avanti i loro interessi) non è populismo o qualunquismo, è la realtà! E mi trovi assolutamente d'accordo.
Anch'io credo che vada tutto cambiato, in qualche modo "rivoluzionato" (questa parola che ancora fà paura ai potenti di turno...). Ma il cambiamento, il rinnovamento, quello vero, non lo si fà mettendo qualke ragazzo qua e là, cambiando nome, copiando nuovi slogan ecc.. quello è solo fumo negli occhi, specchietti per alloddole!!
Lo si fà puntando ad un modello di società diverso, teso alla tutela dei più deboli e in grado di puntare davvero ad una giustizia sociale. Lo si fà con una classe dirigente che non guardi alle banche che gli girano intorno, ma ai milioni di risparmiatori vittime di usurai travestiti da banche!

Il mio modello, naturalmente, è ideale. Ma perfino la scienza ha dimostrato che il reale può discostarsi non molto dall'ideale!
E oggi come oggi è più che mai fondamentale affermare (per esempio attraverso il proprio voto, anche se sono convinto che la cosa davvero importante sia la partecipazione attiva soprattutto dal basso) la volontà di mirare a tale obiettivo, e sinceramente , oltre a quelli della Sinistra, i discorsi che sento sono tutti allineati sulla stessa concezione. Insomma.. cambiano le virgole, i modi, l'esposizione.. ma i contenuti sono identici!!

http://www.beppegrillo.it/2008/02/programma_elett.html

pIcIaRo ha detto...

Appena rientrato dall'Inghilterra e dopo aver visto questi commenti la prima cosa che ho pensato (e che è di una banalità disarmante) è che un popolo ha (e aggiungo avrà) il governo che si merita!


Vincerà Berlusconi, Veltroni, Bertinotti? Casini? Boh... sarà comunque ciò che vogliono gli italiani e si potrà dissentire quanto volete ma bisogna rispettarlo.
Io questa forma di rispetto ce l'ho non perché non sono rivoluzionario o schiavo del sistema, ma perché sono cresciuto con valori di VERA DEMOCRAZIA, trasmessi da chi la democrazia l'ha data a questo paese con la vita non solo nel '48 ma anche nel '78...

P.s. Ringrazio Zanna per l'animazione del dibattito anche se non ha voluto accettare il mio invito a scrivere sul blog, ci tengo a dirlo visto che mi addita a censore... Cato maior... salut!! Cheers!!

zanna ha detto...

Non scrivo sul blog proprio perchè ho constatato che non tutto quello che penso possa essere scritto in questa sede.

Nel mio piccolo cerco di contribuire alla discussione quando l'argomento mi interessa e/o (soprattutto) quando non mi convince.

Noto di non aver avuto nessun genere di critica nei confronti dei contenuti che ho esposto.

E, sinceramente, non sono sorpreso...

Saluti Cato maior!

pIcIaRo ha detto...

Il mio intervento politico l'ho fatto nel primo commento, quindi, nn credo ci sia bisogno di aggiungere altro...

Caro Presidente, Cato Maior te saluta!

Anonimo ha detto...

Quale commento è banale se fatto con il cuore. Diceva qualcuno che non sono nemmeno degno di nominare :"Apri prima il tuo cuore, non la tua mente". Forse banale e definire qualcosa banale, visto che ogni cosa che ci circonda ha la propria importanza. Qui si citano VALORI DI VERA DEMOCRAZIA. Bene, vorrei che qualcuno spiegasse al POPOLO SOVRANO cosa si intende per VERA DEMOCRAZIA, sopratutto quando è nata la VERA DEMOCRAZIA. Forse per VERA DEMOCRAZIA non vorrei banalizzare io ma, si intendono le LOBBY DI POTERE, FARE UN DECRETO IN UNA NOTTE, METTERE UNA TASSA RETROATTIVA, ATTENDERE UN GIUDIZIO DA UN TRIBUNALE PER 20 O 30 ANNI, ESEGUIRE L'ESPROPRIO DI UN TERRENO SU CUI SI SONO CONCENTRATI GLI INTERESSI DI SIGNOROTTI LOCALI, SCRIVERE IN OGNI TRIBUNALE CHE LA LEGGE E' UGUALE PER TUTTI (beato chi ci crede), BANALIZZARE UN PROBLEMA ENORME E DEFINIRE BANBOCCIONE UNO CHE TRA LIBRI DI SCUOLA, MASTER E LAVORO PRECARIO SI E' FATTO UN MAZZO COME UN PALAZZO PER POI SAPERE CHE QUALCUNO MOLTO PIU' SCARSO DI LUI E SENZA ALCUN MERITO SUPERA UN CONCORSO STATALE; OFFRIRE PENSIONI D'ORO DAL 48 IN POI PASSANDO PER IL 78 FINO AD OGGI, PER DIRE ADESSO CHE LE NUOVE GENERAZIONI AVRANNO FORSE, SE MIGLIORA IL PIL (i nostri padri manco sapevano cos'era il PIL), UNA MINI-PENSIONE DOPO 40-50 ANNI DI PRECARIATO (HEM... SCUSATE, PER I GOVERNI E' FLESSIBILITA' PER LE OPPOSIZIONI E' PRECARIATO); CREARE UN DEBITO PUBBLICO CHE NON HA PRECEDENTI NEL MONDO; DIRE SEMPRE NI AL POSTO DI SI O NO; INVENTARSI, PER UNA MANCIATA DI VOTI NEL TEMPO, UNA MACCHINA BUROCRATICA E STATALE CHE OGGI TOGLIE IL RESPIRO ALL'ECONOMIA DELL'INTERO PAESE, SPOSARSI DUE VOLTE E RICORDARSI DI ESSERE CATTOLICO SOLO DURANTE LA CAMPAGNA ELETTORALE, METTERE ASSIEME CATTOLICI E RADICALI O CATTOLICI E LEGHISTI. Potrei continuare così per ore e ore ma preferisco fermarmi. Oggi chi non va a votare merita rispetto, perché ha più motivi di chi ci va. Non pensate che chi non va a votare non rifletta e non si ponga problemi di coscienza. Io sono un attento osservatore delle cose, cerco di vederle e leggerle da più angolazioni. Non è colpa mia se oggi nessuno rappresenta i miei ideali, i miei pensieri. Un saluto a tutti!

zanna ha detto...

Parole sante..
sono d'accordo soprattutto quando dici che chi non vota lo fà in molti casi perchè è frutto di una riflessione e di una scelta ben precisa.
A tal proposito consiglio vivamente a chi ha intenzione di non votare di non farlo, di non recarsi proprio ai seggi piuttosto che andare e mettere scheda bianca o nulla.
Chi vuol sapere il perché guardi "Uccidete la democrazia" di Enrico DeAglio. A pensar male qualche volta ci si azzecca..

P.S. Io sono praticamente d'accordo su tutto quello che dici, però è antipatico per chi ti risponde non avere davanti neanche il nome o uno pseudonimo di chi scrive.
Fortunatamente qui ci si limita a discutere, quindi non capisco il firmarsi anonimi. Anche perchè, se così non fosse, a quest'ora al Cato avrei messo tutti fertilizzanti esistenti nel latte delle calde serate roccellesi...

Saluti

Anonimo ha detto...

177 sono i simboli depositati per le prossime elezioni. Ma c'è da sperare che non tutti finiranno sulla scheda elettorale. Carissimi, non c'è anora il Messia della politica, l'uomo di grande coraggio che sacrificherà persino la propria vita per il bene e sopratutto per il futuro del paese. Non c'è ancora purtroppo. Tutti a blaterare e decidere chi candidare. Casini ad esempio, dall'alto della sua grande esperienza politica sta riflettendo se candidare Lucianone Moggi che pare gli abbia promesso pensate bene, 9 milioni di voti; Berlusconi ha puntato prima sulla Yespica che però ha rifiutato ed allora sta pensando ad una velina, o una valletta o al massimo una conduttrice; Veltroni dopo aver unito (con colla non garantita) i Cattolici ai Radicali, ha candidato una lesbica tranquillizzandoci tutti, si, perché eravamo tutti con il fiato sospeso. Inoltre Veltroni sta candidando una serie di trentenni con vera esperienza di vita (so tutti fligli di papà, e che papà), l'unica candidatura che mi trova in parte d'accordo è quella dell'operaio torinese.
Alla fine possiamo stare tranquilli, perché quasi certamente sulle poltrone vedremo volti nuovi: da Berlusconi, a D'Alema, da Fini a Veltroni, passando per De Mita, Cirino Pomicino, Mastella, Bossi, Borghezio, Calderoli, Casini, Vita, Bertinotti, Schifani. Ma dico io, solo in Italia si rimane così attaccati al potere? Negli altri paesi dagli Stati Uniti alla Russia, Dall'Inghilterra alla Francia, dalla Germania alla Spagna, un leader politico esce di scena e non lo senti più nominare per tutta la vita, solo qui in Italia dobbiamo nascere, vivere e morire con gli stessi nomi? Quale futuro potrà avere il nostro paese se la scena politica è dominata sempre dalle stesse persone e che già in passato hanno più volte fallito? Io continuo ad osservare, ma per dignità personale ripeto: NON VOTO!

p.s. Caro zanna, potrei firmarmi in qualunque modo, ma che senso ha una firma? Potrei firmarmi Bianca, così, assieme riusciremmo a fare il titolo di un opera di successo. Scherzi a parte un saluto a tutti e non pensatela tutti come me, altrimenti chi andrà a votare?

zanna ha detto...

Hai ragione, do per scontato che chi scrive mi associ il nick, ma giustamente non sono tutti di roccella.

carlo iannuzzi
Roccella Jonica (RC)
FGCI "E.Guevara"
CG Roccella