Quickribbon Occhio su Roccella: Studenti in SCIOPERO!
_@_OcchiO su Roccella _@_ Scelti per Voi: Camilla che odiava la politica - Autore: Luigi Garlando - Casa editrice: Rizzoli. - (Camilla ha dodici anni e vive in un paese di provincia insieme al fratellino e alla mamma. Il papa, in passato braccio destro del Primo Ministro, non c'è più: si è suicidato in carcere sei anni prima, dopo essere stato accusato ingiustamente di corruzione. Da allora Camilla odia la politica e tutto ciò che ha a che fare con essa. Ma un giorno in paese arriva un barbone, che prima la aiuta a ribellarsi a un gruppo di bulli della sua scuola, e poi, piano piano, le insegna che cosa sia la politica, quella vera, quella a cui il suo papa aveva dedicato tutto se stesso. E grazie a quelle lunghe chiacchierate Camilla impara a far pace con la politica e con il mondo, quello dentro di sé e quello in cui vive.)

AdnKronos News

venerdì, settembre 30, 2005

Studenti in SCIOPERO!

Roccella Jonica, gli studenti dello scientifico in sciopero per la carenza delle aule

ROCCELLA JONICA ­ Gli alunni del Liceo Scientifico di Roccella Jonica sono in sciopero per la carenza di aule. Ciò che avevamo preannunciato si è quindi avverato. Infatti, la situazione logistico ed edilizia dell'edificio che dovrebbe ospitare i discenti della nota scuola, diretta dalla preside Maria Carmela Ferrigno, è veramente difficile e, a detta degli stessi alunni "catastrofica". In un volantino diffuso dagli studenti in sciopero si legge: "Sembra assurdo nel XXI secolo ma è proprio così visto che mancano le aule. Si parla tanto di centralità dello studente e poi non gli è consentito, nemmeno, avere un luogo dove fare scuola.
Pensavamo che i doppi turni fossero ormai un ricordo del passato invece sono tornati attuali proprio in una cittadina moderna come Roccella Jonica".
"Non siamo così ingenui da pensare che il nuovo liceo, i cui lavori sono ancora in alto mare ­ precisa la nota dei dimostranti ­ possa essere consegnato il 13 o il 30 ottobre. Conoscendo la lungaggine delle opere pubbliche in Calabria siamo sicuri che passerà ancora moltissimo tempo. Per questo motivo chiediamo una soluzione alternativa da subito e ci rivolgiamo alle forze politiche e istituzionali della città e della Provincia di Reggio perché si trovi subito una soluzione".
"Dimostriamo di essere uniti e compatti - sostengono gli studenti - affinché vengano tutelati i nostri diritti più elementari come, appunto, quello di avere aule dove studiare al mattino, come tutti gli studenti italiani".
"Anche perché il liceo come il nostro è frequentato - hanno infine concluso ­ da pendolari provenienti da tutto il comprensorio e, dunque, vogliamo studiare in condizioni tranquille come dovrebbe succedere in un paese normale".
E' bene anche pensare, effettivamente, alle carenze di collegamenti che caratterizzano la zona per comprendere che gli studenti hanno sacrosante ragioni per evidenziare e manifestare il loro disagio. Vedremo nei giorni a venire se qualcosa muterà favorevolmente o se persisterà la difficile situazione. Pertanto, non resta che seguire l'evolversi della situazione.


Giuseppe Cavallo



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