Quickribbon Occhio su Roccella: CIAO PADRE GIANCARLO
_@_OcchiO su Roccella _@_ Scelti per Voi: Camilla che odiava la politica - Autore: Luigi Garlando - Casa editrice: Rizzoli. - (Camilla ha dodici anni e vive in un paese di provincia insieme al fratellino e alla mamma. Il papa, in passato braccio destro del Primo Ministro, non c'è più: si è suicidato in carcere sei anni prima, dopo essere stato accusato ingiustamente di corruzione. Da allora Camilla odia la politica e tutto ciò che ha a che fare con essa. Ma un giorno in paese arriva un barbone, che prima la aiuta a ribellarsi a un gruppo di bulli della sua scuola, e poi, piano piano, le insegna che cosa sia la politica, quella vera, quella a cui il suo papa aveva dedicato tutto se stesso. E grazie a quelle lunghe chiacchierate Camilla impara a far pace con la politica e con il mondo, quello dentro di sé e quello in cui vive.)

AdnKronos News

venerdì, novembre 09, 2007

CIAO PADRE GIANCARLO

Un GRANDE UOMO è stato allontanato dalla nostra terra, ma le sue parole resteranno per sempre dentro di noi.
Questo è uno stralcio del suo saluto alla comunità.
Ciao Padre GianCarlo

"...sento nel cuore di lasciarvi alcune consegne, “perchè la vostra carità si arricchisca sempre più in conoscenza e in ogni genere di discernimento, per distinguere sempre il meglio, ricolmi dei frutti di giustizia e di amore” (Fil 1, 11) .
Ai giovani:
vi chiedo di lottare sempre contro la logica del destino, a vincere con fiducia la rassegnazione, certi che i piccoli passi portano a grandi mete, sapendo sempre intrecciare sogni e segni, con sereno equilibrio e fattiva concretezza. In Gesù Risorto avete la risposta ad ogni domanda che angoscia il vostro cuore. Amatelo e seguitelo fino alla croce, nella logica del seme che muore al fine di portare frutto. Poiché siete stati seme, germoglio ed ora dovete essere frutto!
Alle scuole:
siate laboratori di speranza, capaci di educare sempre al bene, conquistando il futuro con dignità e qualità. Grazie del cammino fatto insieme tramite i messaggi annuali, reciproco stimolo alla maturità di scelte di vita controcorrenti e alternative.
Ai preti e ai diaconi:
Rivestitevi sempre di grande zelo e passione per il Vangelo, capaci di incarnarlo in santa letizia, con cuore aperto e col sorriso sulle labbra, per essere credibili in Cristo Risorto. Vi chiedo di non aver paura di stare col Signore Gesù, perché solo in sua compagnia darete frutti di consolazione e di speranza alle famiglie, ai giovani, ai poveri e agli ultimi. L’obbedienza generosa vivetela col nuovo Vescovo, chiunque il Signore invierà: e solo così sarete felici e liberi, sempre. Ed impegnatevi sempre di più nella pastorale vocazionale, per dare un futuro a questa diocesi.
Ai consacrati e alle consacrate:
siate sempre carichi di entusiasmo per lanciare in alto i nostri cuori e nello stesso tempo sappiate piegarvi sulle ferite della gente come balsamo di consolazione e di misericordia.
Al mondo della politica:
amate questa terra con serio e leale impegno per dare stabilità e motivazioni di crescita verso il bene comune, perché diventi realmente un giardino, come insieme tante volte abbiamo sognato. Spendetevi per questa terra perché siete chiamati a costruire con la gente il suo futuro, partendo sempre dal passo fragile e stanco dei piccoli e degli ultimi.
Ai fratelli deviati dalla mafia:
è a voi che rivolgo con cuore evangelico una consegna importante: la misericordia di Dio non si scandalizza
del peccato, anzi Gesù si ferma proprio nella casa di Zaccheo, perché non è bloccato dai pregiudizi della gente né dall’orrore del male compiuto da quest’uomo, ma è spinto solo dall’amore del Pastore che, inquieto, va in cerca della pecorella smarrita. Fate ritorno alla pace di Dio, nelle vostre famiglie, con azioni di coraggio e di perdono,vero profumo per i nostri paesi.
Alle altre chiese sorelle di Calabria:
nel dirvi grazie per la vicinanza che ci avete sempre dato nei nostri amari momenti di dolore, vi abbraccio tutte con fraterno affetto chiedendo a voi una collaborazione crescente, reciproca e attenta per la comune appartenenza a questa terra di Calabria, che serviamo con passi differenti verso la stessa meta di liberazione evangelica, quasi come nuvole di forma diversa ma di egual natura.
8. In conclusione, a tutti chiedo Annunciate, con animo deciso e con gesti concreti, che il bene vince sempre contro ogni male e disperazione.
Denunciate tutto ciò che si viola e calpesta il progresso di questa terra.
Rinunciate apertamente alla disonestà, in tutte le sue forme, perché siete chiamati a più nobile bellezza.
Perciò al termine di questo mio lungo saluto desidero rinnovare ed esprimere il mio amore per voi, assicurandovi nel contempo il mio costante ricordo e la mia viva preghiera perché non vi abbandono: sarete anzi sempre nel mio cuore, dolcemente stretto al cuore di Dio.
Miei carissimi, ora vi saluto con le parole di Paolo che più di ogni altra cosa si fanno voce del mio cuore: “Avete fatto bene a prendere parte alle mie tribolazioni…, sono ricolmo dei vostri doni, che sono un profumo di soave odore, un sacrificio accetto e gradito a Dio.
Il mio Dio a sua volta, colmerà ogni vostro bisogno secondo la vostra ricchezza con magnificenza in Cristo Gesù. Al Dio e Padre nostro sia gloria nei secoli dei secoli. Amen”. (Fil 4, 14.18-19).
+ P. GIANCARLO MARIA BREGANTINI
VESCOVO

1 commento:

zanna ha detto...

L'ennesimo episodio che rafforza il mio SCHIFO nei confronti della Chiesa!!

Un grande uomo, di lotta e di chiesa, che ha saputo dare veramente molto viene sottratto ad una terra dove invece che di toglierceli dovrebbero potarceli di uomini così.

Ok.. ora si inizieranno a trovare tutte le scuse del mondo.. io per quanto cruda e schifosa sia la realtà preferisco guardarla in faccia!
Bregantini dava fastidio!! Ha saputo togliere dalla strada ragazzi destinati ai crimini di quartiere e colpire la mafia lì dove è vulnerabile, cioè nella sua economia, creando cooperative e dando lavoro a un sacco di giovani.
Ma, come al solito, quando inizi a dare troppo fastidio ti fanno fuori. Una volta era col tritolo, ora è o con l'avocazione o con la buffonata "promozione" di turno.
La verità è che la mafia non è più nelle strade. I poteri forti, quelli deviati, sono nei palazzi a dettare legge, sono quelli con i"colletti bianchi". I balordi che spadroneggiano nelle strade non sono altro che i picciotti dei picciotti dei picciotti dei picciotti!!
La vera mafia è nella politica, nelle istituzioni, nella Chiesa in primiss col pastore tedesco!

Continuiamo ad abboccare come allocchi e deficienti alle str***ate che ci bombardano nella testa, e resterà sempre un'utopia l'emancipazione di questa terra dove anche Bregantini ha dato molto della sua vita....