Intitotalata via a Riccardo Misasi
E' stata inaugurata ieri a Cosenza una via a Riccardo Misasi (Cosenza, 14 luglio 1932 - Roma, 21 settembre 2000) Statista, una folla si è riunita nella ex Via Roma, dinanzi alla casa dell’uomo politico, per la cerimonia ufficiale di intitolazione. Il segnale stradale con il nome di Riccardo Misasi è stato scoperto dalla più piccola delle sue nipoti, Isabella. Misasi è stato deputato Dc e ministro della Repubblica, Ministro della Pubblica Istruzione dal 1970 al 1972, Moro si era piu' volte rivolto a lui nei suoi scritti dalla 'prigione del popolo'..
Il figlio Maurizio Misasi è intervenuto ieri ringraziando i presenti.
“Ringrazio Eva Catizone e l’Amministrazione Comunale di Cosenza per la scelta coraggiosa – ha commentato Maurizio Misasi – così come tutti coloro che hanno chiesto che questa o un’altra importante strada della città venisse dedicata alla memoria di mio padre”. Maurizio Misasi cita poi una frase di George Bernard Shaw e una di Robert Louis Stevenson: La prima è: “molti vedono le cose come sono e si domandano, perché? Io vedo le cose come non sono e mi domando, perché no?”. La seconda: “Tutti noi esigiamo compiti più elevati perché non ci rendiamo conto di quanto elevati siano quelli che ci sono già affidati”. “Mio padre scelse l’eroismo della mitezza – ha proseguito Maurizio Misasi – con autentico spirito di servizio nei confronti della sua terra e del suo Paese. Da oggi, Riccardo Misasi sarà una strada, una via. Una via da seguire. Se, come diceva lui, guarderemo al futuro con cuore antico cammineremo sulla esperienza degli altri. Noi – ha concluso Maurizio Misasi – cammineremo sulla sua esperienza e con ostinata speranza ci domanderemo, perché no?”.
Il Presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero in una lettera al figlio lo ha ricordato così,
''Sono lontano dalla
Calabria - scrive Loiero - ma e' come se fosse li' con voi,
tanti sono i ricordi che mi legano alla memoria e
all'insegnamento di Riccardo Misasi, guida di tante
generazioni di politici, che ispirano la loro azione al
cattolicesimo democratico di don Sturzo, di De Gasperi e di
Moro (e, per restare in Calabria, don Luigi Nicoletti), pur
nell'orgogliosa rivendicazione della laicita' dell'impegno
politico dei credenti. Una laicita' - cosi' altri hanno detto
di lui, spiega presidente della regione - intesa come dovere
di misurarsi con la storia, di farsi interpellare dalla
storia, di risponderle proprio per contribuire a costruirne
il percorso''.
Secondo Loiero una strada intitolata a Misasi nella sua
Cosenza ''e' un riconoscimento - forse anche tardivo -
all'uomo politico e di governo che, come pochi altri, ha
rappresentato la Calabria ai massimi livelli e non sempre e'
stata ripagato dalla gratitudine dovuta, soprattutto per
l'impegno continuo e la passione con cui per tanti anni nei
quali ha coperto importanti ruoli nella politica nazionale -
da deputato, sottosegretario, ministro, capo della segretaria
politica della Dc - ha rappresentato in Parlamento e nel
governo gli interessi della regione e nel contempo del
Paese''. Di tutto cio' il presidente della Regione ha intenso
''rendere testimonianza oggi che la Citta', nella quale a
soli 26 anni, dopo essere stato studente al mitico Bernardino
Telesio, inizio' il suo folgorante cammino politico e
culturale con l'elezione a deputato, gli rende giusto omaggio
per iniziativa dell'amministrazione comunale, unendomi a
tutti voi nel ricordo e nel rimpianto''.
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