Quickribbon Occhio su Roccella: Infiamma la polemica sul Torrente Zirgone!
_@_OcchiO su Roccella _@_ Scelti per Voi: Camilla che odiava la politica - Autore: Luigi Garlando - Casa editrice: Rizzoli. - (Camilla ha dodici anni e vive in un paese di provincia insieme al fratellino e alla mamma. Il papa, in passato braccio destro del Primo Ministro, non c'è più: si è suicidato in carcere sei anni prima, dopo essere stato accusato ingiustamente di corruzione. Da allora Camilla odia la politica e tutto ciò che ha a che fare con essa. Ma un giorno in paese arriva un barbone, che prima la aiuta a ribellarsi a un gruppo di bulli della sua scuola, e poi, piano piano, le insegna che cosa sia la politica, quella vera, quella a cui il suo papa aveva dedicato tutto se stesso. E grazie a quelle lunghe chiacchierate Camilla impara a far pace con la politica e con il mondo, quello dentro di sé e quello in cui vive.)

AdnKronos News

martedì, maggio 27, 2008

Infiamma la polemica sul Torrente Zirgone!




Da qualche settimana infiamma sul News Blog di Roccella (http://roccellajonica.blogspot.com) la polemica sulla pulitura del Torrente Zirgone. Non scendo nella polemica, chi vuole può andare a leggersi i vari passaggi sul blog, quello che mi interessa è la serie di commenti che questa vicenda ha portato fuori e che credevo fossero pensieri solo di chi vi scrive e dei pochi altri che partecipano attivamente a questo blog (Donato soltanto!!!).

La giunta roccellese da qualche anno si vanta di grossi passi in avanti fatti rispetto al passato, ma se la mia sincerità non mi abbandona, io non ne vedo punti (come direbbero a Siena!).
Roccella è un paese che lentamente muore (rileggere poesia Neruda, forse è utile!) che non guarda in avanti, inesistenti gli under 30 in giunta ma anche in consiglio comunale, il MERITO e le competenze non ne parliamo nemmeno.... Non mi esprimo sull'opposizione, se ancora ne esiste una.
Ora iniziano a girare in paese, (sotto gli alberi della piazza che se potessero parlare...), le prime voci sui possibili successori a Zito e sentendo i nomi che si fanno capisco che non cambierà un cazzo (scusate il francesismo!).

Roccella è un paese dove non esiste più il commercio, sul corso i negozi chiudono a scacchiera, ovviamente la responsabilità non è solo politica. I cittadini devono prendersi la loro parte di responsabilità, sarà interessante vedere nei prossimi anni i dati della raccolta differenziata che rappresenta sicuramente un indice di civiltà di una popolazione...
Certo a Roccella l'equazione il popolo ha i governanti che si merita può essere tranquillamente invertita se pensiamo che quando hanno piantato le nuove piante sul lungomare c'erano signore che andavano a rubarle in pieno giorno e il sindaco è stato costretto a scrivere una lettera pubblica; oppure se vediamo lo scempio che i ragazzini (preferisco definirli figli di buona donna!) hanno fatto sulle colonne in via marina.

Nonostante tutto ciò secondo me ci sono i presupposti per un cambiamento, Roccella è pur sempre un paese che esporta cervelli in tutta Italia, anzi in tutto il mondo. E' sempre piena di gente per bene che partecipa alle giornate ecologiche e di mamme che danno una sana sberla al figlio che butta la carta per terra o prende a calci una pianta.

Il risveglio del nostro paese passa da queste persone, che magari non vedi su Telemia ma che sono il vero nucleo portante di questo paese. Senza la civiltà di queste persone dove saremo?
Ecco il rilancio di Roccella deve partire da un patto aperto a tutti i cittadini civili, da quanti fino ad oggi hanno sofferto in silenzio e credono in un risveglio di una coscienza civica calabrese e roccellese. Non è una questione politica è una questione di civiltà!