La puzza dei rifiuti e quella morte che non interessa più...
Rifiuti Rifiuti e ancora Rifiuti, è anche di questo che si alimenta la 'ndrangheta, non solo d’appalti e omertà. I rifiuti, qualsiasi tipo, tossici, nucleari, il loro traffico è pane per gli uomini della 'ndrangheta, e non lo dicono solo le migliaia di pagine di articoli scritti da bravi giornalisti come Riccardo Bocca o altri, ma anche migliaia di documenti depositate in tantissime procure d'Italia e anche quelli della commissione bicamerale d'inchiesta sul traffico dei rifiuti.
La Calabria ne ha visti di rifiuti, il più noto è forse il mercantile Rosso naufragato a largo delle coste calabresi, ma anche la Locride ha i suoi bei rifiuti. L'ho già riportato varie volte ma nessuno se lo ricorda, quindi ve lo ridico...
Questa è una parte, la più indicativa:(per l'intera audizione del Col. Torre clicca qui)
DONATO PIGLIONICA. Colonnello, lei ci ha detto che si è partiti dal traffico di rifiuti che dalla Campania andavano verso la Calabria e probabilmente venivano usati per i sottofondi stradali.
IVANO TORE. Non per i sottofondi. Nella Locride, e in particolare nella zona di Mammola, c'erano dei cantieri aperti. Questi camion viaggiavano di notte, coperti da teloni, entravano nei cantieri... Dovrebbero avere il registro di entrata e di uscita, del carico, ma se uno controlla... Abbiamo scoperto qualche sito abbandonato a cielo aperto perché siamo stati fortunati, ma gli altri non li abbiamo individuati. Quindi, riteniamo che le ruspe necessarie per i cantieri servivano anche per questi scopi, cioè coprire immediatamente la discarica di questi rifiuti.
DONATO PIGLIONICA. Rifiuti solidi urbani o rifiuti speciali?
IVANO TORE. Quelli che abbiamo individuato erano rifiuti solidi urbani, probabilmente quelli non individuati - il «probabilmente» è d'obbligo - erano rifiuti speciali, di questo si parlava, di tipo ospedaliero eccetera.
Poi permettetemi di ricordarvi di Lei, Ilaria Alpi, la giornalista uccisa a Mogadiscio il 20 marzo 1994, della sua "strana" morte, della sua inchiesta sul traffico dei rifiuti tossici verso quelle sponde dell’Africa. La commissione d'inchiesta sulla Sua morte e quella dell'operatore Miran Hrovatin presieduta da Carlo Taormina è giunta alla conclusione che si è trattato di un tentativo di sequestro finito in tragedia (anche se alquanto contrariati dalle conclusioni Rosi Bindi e gli altri componenti del centro sinistra il vicepresidente Raffaello De Brasi e Carmen Motta).
Come se non bastasse arriva anche la minaccia del presidente della "Commissione parlamentare d'Inchiesta sulla morte di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin", on. Carlo Taormina, di denunciare per diffamazione a Giorgio e Luciana Alpi, genitori di Ilaria, con l'unica colpa di aver "osato" criticare modi e procedure imposte dal presidente alla Commissione. E' nato anche un Blog (http://osservatorioalpihrovatin.blogspot.com/) che vuol essere un luogo di incontro e di discussione per non far diminuire l'attenzione sulla morte dei due giornalisti e sui mandanti che quella morte hanno voluto, dove è possibile firmare l'Appello di solidarietà a questi due genitori che da anni lottano tenacemente per la verità sulla morte della propria figlia.
Il Mio invito è a firmarlo tutti....
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