Comunicato stampa del 11/02/2006 |
Relazione del Ministro dell'Interno Giuseppe Pisanu sullo stato di avanzamento del programma di contrasto alla 'ndrangheta calabrese |
Il piano 'Calabria', messo a punto dal Prefetto Luigi De Sena, persegue l’obiettivo di indebolire e debellare la ‘ndrangheta agendo lungo tre linee di intervento, diverse per contenuti e tempi di attuazione ma strettamente collegate tra loro |
IL MINISTRO DELL´INTERNO, ON. GIUSEPPE PISANU, HA INVIATO NEI GIORNI SCORSI AL PARLAMENTO ED AL CONSIGLIO REGIONALE DELLA CALABRIA UNA RELAZIONE CHE ILLUSTRA LO STATO DI AVANZAMENTO DEL PROGRAMMA DI CONTRASTO ALLA ‘NDRANGHETA CALABRESE AVVIATO NELL´ESTATE DEL 2004. IL PROGETTO FU MESSO A PUNTO, PER INCARICO DELLO STESSO MINISTRO PISANU, DAL PREFETTO LUIGI DE SENA, ALLORA VICE CAPO DELLA POLIZIA E DIRETTORE DELLA POLIZIA CRIMINALE, OGGI PREFETTO DI REGGIO CALABRIA. CON QUESTA SUA RECENTE NOMINA IL GOVERNO HA VOLUTO DARE, DOPO L´ASSASSINIO DEL VICEPRESIDENTE FORTUGNO, UN FORTE SEGNALE DI CONTINUITA´ OPERATIVA NELLA LOTTA ALL´ILLEGALITA´ NELLA REGIONE. IL PREFETTO DE SENA PUO´ INFATTI METTERE ORA A FRUTTO, NEL COORDINARE L´ATTUAZIONE DEL PIANO, IL PATRIMONIO DI ESPERIENZA MATURATO NEL SUO LAVORO DI IMPOSTAZIONE, SVOLTO SULLA BASE DI UNA INTENSA SERIE DI CONFRONTI CON LE DIVERSE REALTA´ ISTITUZIONALI ED ASSOCIATIVE CALABRESI. IL PIANO CALABRIA PERSEGUE L´OBIETTIVO DI INDEBOLIRE E DEBELLARE LA ‘NDRANGHETA AGENDO LUNGO TRE LINEE DI INTERVENTO, DIVERSE PER CONTENUTI E TEMPI DI ATTUAZIONE MA STRETTAMENTE COLLEGATE TRA LORO. NELLA PRIMA FASE SI E´ PRODOTTO IL MASSIMO SFORZO NEL CONTROLLO DEL TERRITORIO, A PRESIDIO DELLA SICUREZZA DEI CITTADINI. L´IMPEGNO DELLE FORZE DI POLIZIA E DELLA MAGISTRATURA E´ STATO PREMIATO DA RISULTATI DI GRANDE RILIEVO, SINTETIZZATI NEI DATI ESPOSTI QUI DI SEGUITO E RIFERITI AL PERIODO 1° AGOSTO 2004 - 31 OTTOBRE 2005: ARRESTATE 4.785 PERSONE E DENUNCIATE ALTRE 36.979; CATTURATI 37 LATITANTI, TRA CUI 4 INSERITI NEL “PROGRAMMA SPECIALE DI RICERCA DEI 30 LATITANTI PIÙ PERICOLOSI”; SMANTELLATE 23 ASSOCIAZIONI MAFIOSE, 99 ASSOCIAZIONI PER DELINQUERE E 15 ASSOCIAZIONI FINALIZZATE AL TRAFFICO DI SOSTANZE STUPEFACENTI. IN TUTTE LE PROVINCE SONO STATI ISTITUITI TAVOLI PERMANENTI O SI SONO SVOLTI INCONTRI CON I RAPPRESENTANTI ISTITUZIONALI E DELLE CATEGORIE PRODUTTIVE PER AFFRONTARE I GRAVI PROBLEMI LEGATI ALLE ESTORSIONI E AGLI ATTI INTIMIDATORI. LE FORZE DI POLIZIA HANNO INDIVIDUATO I RESPONSABILI DI 250 SUI 392 EPISODI ESTORSIVI DENUNCIATI, SEGNALANDO 528 PERSONE ALL´AUTORITÀ GIUDIZIARIA. SONO STATI INOLTRE PREDISPOSTI PROGETTI PER REALIZZARE SISTEMI DI VIDEOSORVEGLIANZA NEI CENTRI URBANI, NEGLI INSEDIAMENTI PRODUTTIVI E LUNGO LE STRADE D´INTERESSE STRATEGICO. LA SECONDA FASE MIRA AD AGGREDIRE I PATRIMONI CRIMINALI E FA LEVA ANCHE SULL´INTENSIFICAZIONE DELLE ATTIVITÀ INFORMATIVE ED INVESTIGATIVE. PER L´INDIVIDUAZIONE DELLE RICCHEZZE ILLECITAMENTE ACCUMULATE DALLA ‘NDRANGHETA SONO STATE DEFINITE NUOVE E PIÙ PENETRANTI STRATEGIE, NEL CUI AMBITO E´ STATO COSTITUITO, A REGGIO CALABRIA, UN GRUPPO DI LAVORO COORDINATO DALLA D.I.A. PER LA CONDIVISIONE DELLE INFORMAZIONI TRA FORZE DI POLIZIA. LE MISURE DI PREVENZIONE PATRIMONIALE COMPLESSIVAMENTE PROPOSTE FINO ALLO SCORSO 6 DICEMBRE SONO 19; QUELLE DI PREVENZIONE PERSONALE ASSOMMANO A 377, MENTRE GLI AVVISI ORALI SONO STATI 718. CON LE PRIME DUE FASI SI SONO DUNQUE RINFORZATE SIA LE ATTIVITÀ DI PREVENZIONE SIA QUELLE REPRESSIVE, CHE VERRANNO ORA ULTERIORMENTE AFFINATE GRAZIE AL POTENZIAMENTO DELL´INTELLIGENCE.
LA TERZA FASE, INFINE, PREVEDE IL COINVOLGIMENTO DELLE ISTITUZIONI LOCALI NELLA REALIZZAZIONE DI PROGETTI TECNOLOGICI, PER ELEVARE GLI STANDARD DI SICUREZZA, E DI PROGRAMMI DI FORMAZIONE PER LA DIFFUSIONE DELLA LEGALITÀ. QUEST´ULTIMA LINEA DI INTERVENTO GUARDA, EVIDENTEMENTE, A RISULTATI DI PIÙ LUNGA MATURAZIONE SUL TERRENO DELLA COESIONE SOCIALE, DI QUELLA PRESA DI COSCIENZA COLLETTIVA CHE RESTA LA CONDIZIONE INDISPENSABILE PER LA SCONFITTA DELLA ‘NDRANGHETA DA PARTE DELLLO STATO, DELLE ISTITUZIONI LOCALI E DI TUTTI I CALABRESI ONESTI. |
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