INACCETTABILE....
Oggi 13 dicembre 2005 l’ennesima vittima è entrata nel braccio della morte.
Tookie Williams dopo ventidue minuti di agonia ha smesso di respirare.
Candidato 5 volte al premio Nobel per la pace, 4 volte al premio Nobel per la letteratura, e insignito nel 2004 direttamente dal Presidente Gorge W. Bush ”per aver dimostrato attraverso molteplici opere di bene dietro le sbarre il carattere eccezionale dell’America” , quest’uomo è stato ucciso dal boia dopo che nel 1981 una giuria lo condannò con l’accusa di omicidio.
In carcere Tookie divenne un altro. Nei lunghi anni trascorsi nel braccio della morte di San Quentin, a nord di San Francisco, non solo si è trasformato in un detenuto modello ma è diventato uno scrittore per ragazzi. Di libri ne ha scritti nove, tutti insieme a Barbara Becnel - una giornalista che stava scrivendo una storia dei Crips ed era andata a trovarlo in carcere - libri in cui racconta la vita del carcere e sfida i giovani dei ghetti a non buttare via le loro giovani vite come ha fatto lui ma a trovare la "strada giusta" - anche a costo di grandi sacrifici - nella vita.
Libri che lo hanno reso celebre, ne hanno fatto un "portabandiera" delle organizzazioni che si battono contro la pena di morte.
Sono poche le parole che si possono utilizzare in questi casi, per non essere banali, ma non si può accettare che una Nazione che si è autonomamente insignita come portabandiera della democrazia nel mondo, possa accettare LA PENA DI MORTE.
Colpevole o innocente, redento o meno, NESSUNO uomo può essere condannato a morte da UN ALTRO UOMO.
ANCHE QUESTO E’ OMICIDIO.
E’ vero questo post è poco affine alle tematiche del blog, ma lo sconforto che ci ha lasciato questa storia è troppo grande, e mi perdoneranno i lettori per il mio sfogo.
Ingiustizia è stata fatta, e proprio dal Paese che ci ha liberato dai nazi-fascisti e al quale molti aspirano come modello di democrazia, di libertà.Beh credo che sarebbe meglio riflettere in silenzio un po’ tutti se ancora oggi nel mondo, e per lo più nei Paesi maggiormente evoluti accadano questi ORRORI.
Tookie Williams dopo ventidue minuti di agonia ha smesso di respirare.
Candidato 5 volte al premio Nobel per la pace, 4 volte al premio Nobel per la letteratura, e insignito nel 2004 direttamente dal Presidente Gorge W. Bush ”per aver dimostrato attraverso molteplici opere di bene dietro le sbarre il carattere eccezionale dell’America” , quest’uomo è stato ucciso dal boia dopo che nel 1981 una giuria lo condannò con l’accusa di omicidio.
In carcere Tookie divenne un altro. Nei lunghi anni trascorsi nel braccio della morte di San Quentin, a nord di San Francisco, non solo si è trasformato in un detenuto modello ma è diventato uno scrittore per ragazzi. Di libri ne ha scritti nove, tutti insieme a Barbara Becnel - una giornalista che stava scrivendo una storia dei Crips ed era andata a trovarlo in carcere - libri in cui racconta la vita del carcere e sfida i giovani dei ghetti a non buttare via le loro giovani vite come ha fatto lui ma a trovare la "strada giusta" - anche a costo di grandi sacrifici - nella vita.
Libri che lo hanno reso celebre, ne hanno fatto un "portabandiera" delle organizzazioni che si battono contro la pena di morte.
Sono poche le parole che si possono utilizzare in questi casi, per non essere banali, ma non si può accettare che una Nazione che si è autonomamente insignita come portabandiera della democrazia nel mondo, possa accettare LA PENA DI MORTE.
Colpevole o innocente, redento o meno, NESSUNO uomo può essere condannato a morte da UN ALTRO UOMO.
ANCHE QUESTO E’ OMICIDIO.
E’ vero questo post è poco affine alle tematiche del blog, ma lo sconforto che ci ha lasciato questa storia è troppo grande, e mi perdoneranno i lettori per il mio sfogo.
Ingiustizia è stata fatta, e proprio dal Paese che ci ha liberato dai nazi-fascisti e al quale molti aspirano come modello di democrazia, di libertà.Beh credo che sarebbe meglio riflettere in silenzio un po’ tutti se ancora oggi nel mondo, e per lo più nei Paesi maggiormente evoluti accadano questi ORRORI.
2 commenti:
Che rabbia, forse è vero che gli Usa sono il paese dei paradossi.. Che tristezza.. NESSUNO TOCCHI CAINO!
Hai perfettamente ragione Rocco, gli USA sono il Paese delle contraddizioni... Il brutto è che però tutti noi, e anche i nostri politici, lo seguono come modello.
Forse questo ci deve far riflettere.
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